C'è fumo nell'aria


Vivo in Veneto da venti anni, sono pensionato ed  ho una figlia di 33 mesi, nata qui, convivo con sua madre la quale, a sua volta, è  nata in Piemonte.  Tranne i periodi trascorsi all’estero  ho sempre esercitato il mio diritto al voto e sono un estimatore del Goldoni il quale ha dipinto nelle sue commedie  i vizi e virtù di questa Terra.  Ciò premesso non voterò per l’indipendenza del Veneto pur rispettando l’opinone di coloro che ne esprimeranno il consenso e ne spiego le ragioni. La domanda che mi viene rivolta auspica  una repubblica federale  la quale sottintende, al suo interno, delle agnostiche confederazioni. Non per ultimo se è pur vero che non è Dio che vuole il Veneto all’Italia parimenti il plebiscito, non esprimerà il consenso nell’interezza degli oltre quattromilioni e mezzo di abitanti  con poco più della metà degli interpellati via web. Il cittadino ha bisogno di conoscere il progetto per  dare una sua risposta, senza che essa cavalchi l’onda dell’emotività. Non per ultimo l’indicazione delle risorse in termini di umane sinergie e finanziarie per far fronte alla logicità della transizione del provvedimento, se ottenuto. Finanche i confini del territorio devono essere delimitati dove il programma e le varie fasi devono avere luogo. E cosa succederà dopo per destreggiarsi tra Nazioni confinanti come fecero all’epoca della Serenissima Dogi di fama. I quali, in origine, giocarono all’equilibrismo tra influenze Carolingie e Bizantine, mettendo nel frattempo a punto  una flotta , un esercito di terra. Alle quali, oggi, per le esigenze  moderne,  si dovrà aggiungere necessariamente una Forza Aerea. Tutte cose in grado di fronteggiare sorprese al riparo di quello che con la diplomazia  non si riuscisse ad ottenere. Oggigiorno difficilmente  si troveranno discendenti di quei capitani coraggiosi che resero celebre la Serenissima sempre che, nel tempo, non si siano imbastarditi, perdendo  l’impavidità dei loro avi. Oppure ricorrere a mercenari, senza badare a spese, visto che la base di Istrana verrebbe trasferita così come l’unica caserma di Alpini a Belluno. Tutto questo non Vi sembra sia diritto che ogni cittadino ne sia a conoscenza perchè abbia almeno un’idea di quello che lo aspetta. Piuttosto personalmente sostengo che in tempi di crisi come quelli nei quali stiamo vivendo siano anacronistiche delle regioni a statuto autonomo come quelle previste ed istituite con l’art. 116 della Costituzione. Le quali, volutamente ignorate,  alimentano il malcontento e ci fanno sentire fiigli e figliastri d’Italia.  Spesso quotidianamente si rivolgono critiche ai media per la disinformazione della quale siamo incosciamente vittime. Dovremmo cercare di evitare di commettere il medesimo errore quando si propone un cambiamento epocale se pur fondato su retaggio di Storia. La classe dirigente del Paese del quale tutt’oggi siamo parte non è certamente delle migliori e quella politica ha perso la fiducia  dei cittadini. Non v’è dubbio che le motivazioni per dire addio alla Patria ce ne sono a bizzeffe, purchè, saltando nel buio, non si finisca dalla padella nella brace.  E’ facile aizzare la tigre, ben  altro è cavalcarla, senza pensare minimamente al day after. E qui, perdonatemi, mi supportano le mie origini del meridione d’Italia, ingiungendomi a chiedere  dove stà  la fregatura. Viste che noi al Sud ne abbiamo prese tante, dove lobbies di vario genere ci hanno abituati all’egoismo del si salvi chi può.  Ma in questo frangente mi parrebbe di essere un bambino che  offeso, dice non gioco più, me ne vado.  Nell’ora in cui bisogna far sentire l’orgoglio di essere Italiani sopratutto alle migliaia di neo cittadini multietnici, multirazziali e multireligiosi che volendo o nolendo ci siamo tirati dentro il nostro Paese.  A proposito, cosa volete farne di loro, li rispedite a casa o  cercherete di integrarli visto che i loro figl, probabilmente , eguaglieranno nel numero i nostri.   Ed in quanto ai pensionati come intendete pagarci le pensioni visto  la crisi dell’INPS Nazionale. Non prendiamoci  in giro. Personalmente, ho smesso di fumare e quindi non vendo nè compro fumo ma credo nel bicchiere mezzo pieno. E d’altra parte, con una figlia di meno di tre anni d’età, non potrei fare altrimenti. 
https://vivereveneto.com/2014/03/24/autonomia-indipendenza-e-federalismo/

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A propsito dell'indipendenza del Veneto,

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