CAVALCARE LA BESTIA

Se ogni essere umano tenesse conto di essere la risultante di due parametri, il tempo, ovvero la sua vita(incognita), lo spazio (luogo di nascita e residenza), si eviterebbero fraintendimenti. I cambiamenti che avvengono durante il primo, possono interessarlo oppure servire ai posteri. Senza escludere che questi ultimi, a loro volta li trasformino ulteriormente per aderire alla società. Anch’essa in evoluzione per sopraggiunte diversità nelle condizioni in precedenza. In quanto al luogo, ovvero la terra, ogni sua frazione andrebbe esaminata per proprio conto. L’Italia, repubblica del recente, malgrado centociquant’anni di unificazione, si distingue dalle altre Nazioni d’Europa proprio per questo. La Sua popolazione, ancor oggi, stigmatizza un senso della collettività a Nord ed un individualismo al Centro Sud, frammisto l’uno e l’altro di campanilismo. La scuola, pilastro della comunità non può non essere influenzata da tutto questo. Di conseguenza quando alla crisi delle piccole e medio aziende si mescola quello accennato la miscela diventa un esplosivo a miccia lenta. Ovvero si recalcitra per paura che il nuovo, nel soppiantare il vecchio, leda l’individualità. E quì dovrebbe intervenire la politica che da uso e consumo proprio dovrebbe guardare alle esigenze della maggioranza dei cittadini privilengiandone i meriti. Si paghino pure le scuole private coloro che possono permetterselo ma si realizzino quelle sinergie tra quel settore ed il pubblico salvaguardando la docenza e studenti nel loro merito. Tanto, nessun essere umano gode dell’eternità e quello che nel nostro spazio non riusciamo a costruire lo edificherà qualcun altro altrove destabilizzandoci. Quali delitti rischiamo di perpretare, primo fra tutti quello di latrocinio nel rubare a coloro che possono creare posti di lavoro e compiere studi a beneficio dell’umanità ancorchè della Nazione. Non per ultimo chi aizza la tigre si prepari a difendersi dalla medesima quando, per fame, per il territorio o altre ragioni si rivolgerà a coloro che hanno montato la protesta.

Commenti

Enzo Cumpostu ha detto…
Le sinfergie tra privati e mondo dell'Istruzione sono indispensabili e a maggior ragione negli Atenei

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